Teorema Cosenza: L'esistenza di una cupola masso-mafiosa cosentina non è mai stata dimostrata, eppure tutto lascia pensare che esista e condizioni la storia calabrese e italiana. (Italian Edition) by Di Giorno Saverio

Teorema Cosenza: L'esistenza di una cupola masso-mafiosa cosentina non è mai stata dimostrata, eppure tutto lascia pensare che esista e condizioni la storia calabrese e italiana. (Italian Edition) by Di Giorno Saverio

autore:Di Giorno, Saverio [Di Giorno, Saverio]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-07-04T16:00:00+00:00


Articolo 11

Io non mi considero un pentito (Buscetta)

Se la strada anticipa i movimenti più sottili dei livelli più alti, come si è visto all’inizio di questo racconto, poi li riflette anche. È sulle strade che si tastano gli equilibri nel controllo dei territori, la forza dei capi. In questo modo assurdo i palazzi e le persone comuni trovano un collegamento. Ho visto come gli scompaginamenti politici provocano anche, in generale, disfunzioni negli organigrammi delle ‘ndrine perché dirottano altrove i pacchetti di voti. Questi però, a loro volta, perdono “ganci” che gli garantiscono coperture e fondi. Ed è in questo frangente che si inseriscono i loro generali con le loro conquiste. Allora sarà il caso di tornare sulle strade per capire quali sono i riflessi di queste agitazioni tra i palazzi. E le agitazioni c’erano anche tra i vicoli: anche là le attese di una grande operazione aumentavano, ma la causa non erano le notizie.

In contemporanea alle intimidazioni si è registrato un aumento, in quasi tutte le province, di arsenali di armi. Nei fiumi, sotto terra, nelle intercapedini dei muri o sulle soffitte di condomini, periodicamente vengono rinvenute e sequestrate armi. Ancora una volta provo ad apprendere ascoltando chi studia queste cose:

«Le armi per una cosca non servono solo per una guerra, ma anche per una questione di carisma, di forza criminale. La custodia è conosciuta da pochissimi e vengono affidate a pochissimi in maniera che sia identificabile se un’azione è stata compiuta con un’arma della cosca o meno. È una faccenda complicata. Quando viene usata poi bisogna farla sparire cosicché poi non venga collegata ad altri atti criminali. E reperire armi non è una cosa facile, perché non si può fare in grosse quantità com’è per la ‘roba ’» .

Come sono possibili tutti questi sequestri senza un arresto? Solo acume investigativo o altro? E poi perché se viene scoperto un deposito non si attende che qualcuno ci vada così da poter anche risalire agli uomini? Ancora una volta è la relazione 2005 di Lupacchini a dare qualche lume in queste righe.



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